Benvenuti nella casa della cittadinanza democratica.
In un momento storico molto delicato per il sistema Paese sotto il profilo economico a causa della crisi che affligge tutta l’Europa e che in Italia significa 6 milioni di persone sotto la soglia di povertà, 23% a rischio povertà e 6 milioni di espatriati economici, sotto il profilo socio-culturale per le forti spinte dal basso che richiedono una maggiore partecipazione da parte della cittadinanza rispetto la distruzione dello stato sociale, il degrado del tessuto civile e delle garanzie pubbliche e di quello politico con il crollo di credibilità delle ultime classi politiche col distacco dalla partecipazione elettorale con numeri di astensione mai visti, ci proponiamo di cambiare il sistema Paese a partire da quello politico.
Intanto eliminando un monopolio: quello del potere legislativo detenuto da una ristretta cerchia di persone organizzate in un ristretto gruppo di potere nella definizione delle questioni nazionali e internazionali. Tale monopolio non è previsto nella nostra Costituzione che riconosce al primo Articolo che “la sovranità appartiene al Popolo”.
Siamo convinti che la prima rivendicazione da fare non sia economica, ma di principio politico in particolare relativa al potere sovrano di decidere delle questioni, dato che in tal senso 60 milioni di italiani oggi valgono zero e tutto passa sempre sopra le nostre teste e sulla nostra pelle!
Per attuare finalmente appieno lo spirito della Costituzione, bisogna necessariamente mettere mano alla Costituzione stessa, adeguare i diritti di partecipazione dei Cittadini alle esigenze del Paese e dell’attuale periodo storico.
Per raggiungere tale obiettivo alcuni Cittadini si sono riuniti per elaborare questa proposta di modifica della Costituzione per estendere i diritti referendari e rafforzare, nel nostro sistema costituzionale, l’esercizio del potere politico da parte del popolo sovrano e cioè la democrazia diretta che avrà di certo un impatto importante anche sulla coesione e sull’economia del nostro Paese.
Rafforzare i diritti referendari per ottenere un effettivo controllo democratico da parte dei cittadini sulla politica rappresentativa, attribuendo loro un nuovo e più attivo ruolo e instaurando un rapporto più equilibrato tra partiti, istituzioni e cittadini dato che l’aggressione più importante cui siamo esposti ha a che fare col diritto alla decisione politica, all’esercizio della democrazia, al potere politico nazionale, popolare e individuale che ci è stato sottratto come premessa di ogni altra rapina ai nostri danni.
Il deciso rafforzamento del potere decisionale dei cittadini permette di controllare e responsabilizzare una classe politica sempre più chiusa, lontana e meno rappresentativa del Paese e dei suoi interessi.
Il solo modo per ottenerlo sono gli strumenti referendari deliberativi di cui uno dei più significativi è proprio il Referendum Confermativo Obbligatorio rispetto almeno le grandi questioni internazionali.
Da questa situazione si esce solo abbandonando la UE, ripristinare la totale sovranità nazionale e con una fase di natura neo-costituente mettere mano alla Costituzione per affermare la concreta sovranità del Popolo.
Affinché gli Italiani possano decidere di tutto quello che c’è sulla tavola e volendo persino di ribaltarla.
In buona sostanza va cambiata la Costituzione non tanto dove tratta i principi fondanti, ma quella che tratta del potere di iniziativa e del potere legislativo in modo che sia attribuito anche ai Cittadini.
Questa Proposta, limitata alla modifica di alcuni articoli della Costituzione, vuole permettere a noi Cittadini Italiani di esercitare la nostra sovranità democratica direttamente e in modo concreto a partire dalle relazioni importanti tra l’Italia e soggetti esteri. Ambito da cui siamo esclusi da sempre.
Questo cambiamento trasforma la democrazia da questione interna allo Stato-Nazione, in fatto cosmopolitico, con valore sovranazionale, costituente di una nuova cittadinanza capace di disegnare e decidere dal basso questioni e relazioni planetarie.
E questo anche per coprire il gap con la tirannia globale del mercato e porle controlli e freni.
Il Cittadino Italiano che paga tante tasse e non ha il diritto e il potere di decidere delle cose importanti, quelle che definiscono il quadro generale, gli scopi e le prospettive complessive, che non può mettere bocca sui Trattati internazionali, sulle missioni militari, sulle spese militari, sulla questione del 5G, di Haarp, delle città dei 15 minuti, sulla devastazione delle pale eoliche, sulle aliquote delle tasse, sulle modifiche alla Costituzione, sulla possibilità di revocare il mandato agli incapaci, sulla cessione dei beni pubblici e delle infrastrutture, sulla moneta e sulle banche pubbliche, sulla legge elettorale, sugli stipendi e sulle pensioni di Lor Signore e Signori.
Cittadino ridotto a giocherellare come un bambino incapace di prendersi carico della responsabilità storica nei confronti anche di chi verrà dopo!
Certo, il potere di decidere lo hanno Lor Signori e se lo vogliono tenere ben stretto dato che rende molto bene
L’augurio è che si possa tutti insieme passare da questa situazione di drammatica emergenza democratica ad una nuova rinascita, ad un vero e proprio NUOVO RINASCIMENTO ITALIANO !
Chi siamo.
Noi siamo i cittadini, il popolo e la nazione che vogliono decidere autonomamente il proprio destino, per non subire mai più il dominio o la sottomissione della colonia, per non essere merci da scambiare, cavie di esperimenti sociali e biologici o prigionieri di un carcere a cielo aperto. Vogliamo essere individui unici e pensanti, liberi di delineare e perseguire i nostri scopi individuali e collettivi.
Siamo pronti a organizzare le nostre forze e unire le nostre volontà per restituire a noi stessi il potere politico, introducendo gli strumenti di democrazia diretta necessari per il suo effettivo utilizzo.
BASE DEMOCRATICA si inserisce in questi equilibri storici, in una realtà asimmetrica e brutalmente ingiusta, dominata da un’oligarchia globalista, dove pochi possiedono, sanno, possono e decidono, e dove “la menzogna è ripetuta con tale abilità e insistenza da essere scambiata per verità”.
Per noi, ciò si traduce in emergenza perenne, precarietà, infantilizzazione e sottomissione politica, civile, economica, culturale e biologica.
Siamo certi che la Loro più grande paura è che possiamo acquisire il diritto, il potere e gli strumenti per decidere dei loro privilegi e dei loro crimini, del nostro presente e del nostro futuro.
Siamo fiduciosi che quel diritto, quel potere e quegli strumenti saranno nostri e delle prossime generazioni, e che “questo è il secolo dei diritti politici”.
Siamo consapevoli che la Costituzione del ’48 è nata con vincoli interni precisi, imposti per impedire al popolo italiano ogni possibilità di ribaltare il dictat dei “liberatori” di Cassibile: suffragio universale filtrato da partiti eterodiretti e nessun efficace strumento di democrazia diretta.
Schiavitù reale in una democrazia formale.
Il nostro obiettivo immediato è creare un vasto movimento di opinione, consolidato in una rete di comitati e assemblee di base, come inizio di un nuovo sistema democratico e isocratico dove non essere oggetti passivi della politica nazionale e internazionale, ma protagonisti attivi.
Applichiamo al nostro interno i principi, le regole e le pratiche che proponiamo per l’intera società, attribuendo a ciascun cittadino uguale diritto e potere di informazione, parola, proposta, decisione, esecuzione, controllo, candidatura e voto.
L’assemblea di base è il nucleo fondante, la sede permanente della sovranità territoriale; il cuore, la mente e il motore di BASE DEMOCRATICA.
La struttura politica è a-centrica, policentrica e multilivello, organizzata in una rete federale orizzontale secondo il principio di sussidiarietà.
La delega interna è sempre esecutiva e revocabile, mai politica.
Statuto, manifesto, regolamenti, documenti, programmi e iniziative, comprese eventuali liste elettorali sempre frutto di primarie aperte che, secondo la volontà dei partecipanti, usano anche il metodo del sorteggio parziale o totale, sono sempre proposti, discussi, emendati, modificati, deliberati o rifiutati dalle assemblee di base, i cittadini partecipanti, gli unici sovrani.
Avendone i numeri, prendiamo anche la forma del “partito di scopo” per sostenere il cambiamento del sistema secondo le attuali regole direttamente nelle sedi istituzionali.
Qui si traccia la linea tra chi vuole il potere di pochi e chi vuole quello di tutti.
Con il sostegno degli italiani di buona volontà, desideriamo gradualmente promuovere un deciso cambiamento dove “tutto può essere messo in discussione, come si addice a una vera democrazia”.
All’altezza del Paese più bello del mondo!
E dove tu fai la differenza.
Partecipa!
Buon lavoro e grazie!
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